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Pensione di anzianità in Albania

Con le revisioni della legislazione albanese in materia previdenziale, è cambiata la modalità di calcolo della pensione di anzianità, per la quale la base di riferimento non è più la cosiddetta ‘minima’, ma la pensione sociale. In assenza di un accordo bilaterale in materia di previdenza sociale, cioè la possibilità di riconoscere e unificare i periodi di contributi, in particolare nei due Paesi più vicini all’Albania, Italia e Grecia, ognuno di essi opera secondo la rispettiva legislazione.

Il montante previdenziale per gli emigranti albanesi si compone sia dell’anzianità contributiva che hanno in Albania sia di quella nello Stato nel quale risiedono. Visti gli emendamenti, una grande percentuale di immigrati e cittadini che hanno raggiunto l’età pensionabile o che sono in procinto di questa, non hanno chiare quali sono le condizioni per la prestazione pensionistica in Albania, vale a dire ciò che sono la base e le modalità di calcolo della pensione.

Per quanto riguarda la pensione di anzianità, la legislazione albanese [Legge 104/2014, art. 16 (che modifica l’articolo 31 della Legge 7703 del 11.05.1993 denominata “Sulle previdenze sociali nella Repubblica di Albania”)], definisce quanto segue:

“Le persone assicurate che hanno versato almeno 15 anni di contributi sono ammissibili alla presentazione della domanda di pensione quando raggiungono l’età di cui all’articolo 92 della presente legge.”

“Gli assicurati hanno diritto a chiedere una pensione di anzianità anticipata fino a tre anni rispetto al limite minimo di cui all’articolo 92 se rientrano in queste condizioni:

  1. a) hanno comunque raggiunto i 15 anni di contribuzione ai sensi dell’articolo 92;
  2. b) non svolgono attività economiche in qualità di dipendenti, imprenditori o lavoratori autonomi. Le madri che hanno partorito 6 o più figli, i quali hanno più di 8 anni, hanno diritto ad andare in pensione quando raggiungono i 55 anni e hanno 30 anni di contributi”.

Come notato sopra, per acquisire il diritto alla pensione, si richiedono due condizioni, che sono l’anzianità contributiva (non inferiore a 15 anni) e l’età anagrafica, come determinato in base alla tabella di cui all’articolo 43 della legge (che modifica l’articolo 92)

Stante la normativa attuale, per il 2016 l’età anagrafica della pensione, ai sensi dell’articolo 43, per le donne è di 60 anni e 4 mesi (aumentando ogni anno di 2 mesi fino al 2056, fino ad arrivare ai 67 anni) e per gli uomini è di 65 anni (aumentando dal 2033 di 1 mese ogni anno, fino a raggiungere i 67 anni nel 2056), mentre la piena anzianità contributiva per entrambi i sessi è di 35 anni e 8 mesi, che aumenterà di 4 mesi all’anno fino a raggiungere i 40 anni di contributi nel 2029.

Per il calcolo della pensione di anzianità, la legge 104/2014, articolo 18, definisce come segue:

  1. La pensione mensile di anzianità è costituita da un importo di base e da un supplemento.
  2. L’importo di base è calcolato come rapporto tra il periodo di assicurazione che ha realizzato la persona e il periodo di assicurazione di cui all’articolo 92, moltiplicato per la pensione sociale.
  3. Il supplemento sarà dell’1% per ogni anno di assicurazione, moltiplicato per un coefficiente medio che gli assicurati hanno raggiunto attraverso i contributi e che viene calcolato secondo l’articolo 31 della legge 104/2014 (che modifica l’articolo 59 della legge 7703, in data 11.05.1993).
  4. L’importo complessivo della pensione di anzianità non può essere inferiore all’importo della pensione sociale “.

COSA E’ LA PENSIONE SOCIALE?

Secondo la legge 104/2014, la pensione sociale è una prestazione data ad ogni cittadino albanese che abbia raggiunto l’età di 70 anni, abbia avuto residenza fissa in Albania almeno nei cinque anni precedenti alla presentazione della domanda, non sia ammesso a nessun’altra erogazione assistenziale derivante da previdenza obbligatoria (poiché non ha versato contributi o questi sono al di sotto del mimino di legge), non abbia reddito o proventi di qualsiasi tipo o, in caso contrario, questi sono inferiori al valore della pensione sociale.

L’importo della pensione sociale è pari al reddito minimo previsto dalla pensione di anzianità ottenuta con 15 anni di contributi, calcolato alla data 31.12.2014.

In caso di reddito derivante da altre fonti, l’importo della pensione sociale sarà dato dalla differenza tra la sociale massima e questi altri redditi.

Criteri, procedure e documentazione per la pensione sociale sono determinati dal Consiglio dei Ministri. Attualmente, l’importo della pensione sociale è di 6750 lek (poco meno di 50 €)

Per il calcolo della pensione di anzianità si usa la formula:

PP (Pensioni i Pleqërisë -pensione di anzianità) = PS (Pensione Sociale) * anzianità contributiva effettiva /anzianità contributiva richiesta + 1/100* anni di assicurazione * BV (baza e vlerësuar-base stimata)

Nota: (* = Moltiplicato)

La base stimata per il calcolo della pensione deriva dal rapporto tra il montante dei salari su cui sono versati i contributi e il periodo stesso di assicurazione, con un discrimen temporale dato dal 1 gennaio 1994.

Infatti, per i periodi assicurativi che vanno dal 01.01.1994 in poi, la base di calcolo tiene conto della somma dei salari sui quali sono stati versati i contributi dal ’94 fino alla fine del periodo assicurativo. In caso di contributi versati da Enti statali o aziende pubbliche prima del 01.01.1994, per il calcolo della base imponibile si considerano dei salari di riferimento definiti dal Consiglio dei Ministri. Stesso procedimento è adottato anche in caso di versamenti di contributi da parte di ex cooperative agricole.

Nei casi in cui l’assicurato abbia contributi versati sia prima che dopo il 01.01.1994, la base stimata viene calcolata secondo un sistema misto, cioè facendo la media ponderata aritmetica delle due tipologie accennate; in base a questo sistema, tutti i contributi versati prima del 1994 vengono assimilati al settore pubblico.

Per le pensioni da liquidare dal 1 ° gennaio 2016 in poi, la base media stimata, calcolata con il sistema misto, prevede l’applicazione di un coefficiente di indicizzazione (che serve ad attualizzare il valore degli stipendi di riferimento, tenendo conto anche dell’inflazione). Il coefficiente, diverso per ogni anno che viene preso come riferimento, è individuato secondo determina del Consiglio dei Ministri. Quello che vale per gli anni prima del 1994 è attualmente 8.59.

Si faccia questa ipotesi. Un dipendente ha 15 anni di contributi versati prima del 1994 e il salario medio indicizzato risulta essere di 25. 000 lek (180 €); dopo il 1994, ha altri 22 anni di contributi versati, con un salario medio indicizzato di 30.000 lek (217 €). La base di calcolo per la pensione sarà la seguente:

Base stimata = (15 * 25 000 lek + 22 * ​​30 000 lek): 37 (anni totali) = 28.000 lek (203 €)

Pensione mensile = (6750 lek * 37 / 35,7) + (1/100 * 37 * 28 000 lek) = 6.996 + 10.360 = 17.356 lek (125 € -Si ricorda che 6.750 lek è l’importo della pensione sociale)

Secondo l’articolo 33 della legge 104/2014, l’assicurato che, pur rientrando nei requisiti per l’ammissione alla pensione, ne posticipa l’ingresso decidendo di continuare a versare contributi, riceve un supplemento dello 0,5% per ogni mese di effettiva contribuzione aggiuntiva.

Nell’esempio sopra, se il lavoratore ha versato contributi aggiuntivi per 1 anno e 6 mesi, il supplemento verrà calcolato così: 18 mesi * 0,5 = 9% * 17.356 = 1.562 lek (11 €).

LA PENSIONE RIDOTTA

Oltre che della pensione completa, c’è la possibilità di beneficiare della pensione ridotta. Gli assicurati hanno diritto ad una pensione ridotta, fino a tre anni prima del raggiungimento dell’età pensionabile di cui all’articolo 92, quando sussistono questi requisiti:

  1. a) si siano versati almeno 15 anni di contributi, secondo quanto previsto dallo stesso articolo 92;
  2. b) non si svolga attività economica in qualità di dipendenti, imprenditori o lavoratori autonomi.

La pensione ridotta è calcolata sottraendo dalla pensione completa la somma dei mesi mancanti all’ammissione del beneficio pieno, moltiplicata per un coefficiente di riduzione mensile. Il coefficiente di riduzione è pari allo 0,6% al mese. Stante la legge attuale, si ricorda che, per avere la pensione piena, è necessario aver versato 35 anni e 8 mesi di contributi; nel 2017 il minimo sarà di 36 anni (con un incremento di 4 mesi ogni anno).

Sempre riprendendo l’esempio di cui sopra, se il lavoratore entrasse in pensione con un anticipo di 3 anni (36 mesi), la sua pensione si ridurrebbe secondo questo calcolo: 36 mesi * 0,6 = 21,6%.

 

Link originale (articolo  a firma di Naim Balluku, rappresentante del Patronato INAS-CSL Albania):

http://www.monitor.al/si-mund-te-llogarisni-pensionin-e-pleqerise-2/

 

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